A voler vedere e oltre-guardare
s’è fatto tardi e buio.
Ma tu affiori da quel buco
che non è mai noto
non è mai preso
non è mai vano
e non è mai perso.
Ti protendi in sguardi
che solo tu riconosci
come orizzontali
E ti appropri di
un mondo che
nello scrutare sorpreso l’ombra
ha la sua strofa.
Tratta da Paesaggi di tempo, pag 24.
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