mercoledì 28 settembre 2011

"Disse: credo nella poesia..."



"Disse: credo nella poesia, nell'amore, nella morte,
perciò credo nell'immortalità.
Scrivo un verso,
scrivo il mondo.
Dalla punta del mio dito mignolo scorre un fiume.
Il cielo è sette volte azzurro.
Questa purezza
è di nuovo la prima  verità, il mio ultimo desiderio"

(Ghianni Ritsos)

venerdì 16 settembre 2011

E nottetempo...




E nottetempo la gente si arrappa,

s'ingrifa, al serra serra si disgroppa.

Ah... eh... ah... bada ansimare... di tappa

in tappa svelta s'accoppia, s'aggroppa.

 

Ponte sui sensi, avendoli, s'acchiappa

Con mutua trappola, greve s'intoppa

fino allo scoppio... gioca stringichiappa

a strappa strappa e a cervello di stoppa

 

por toppa... E intanto la notte scappa

da razionalità antidotata

e imperata... Io dolente, in gola un groppo,

 

il mio universo d'assenze e la mappa

dei miei giorni ridesti mi sciroppo,

di pensamento in abuso incappata.

 

La stessa rigirata

d'angoscia in margine all'esiguo e al troppo:

il succo della notte invero allappa.



[Patrizia Valduga, Da Medicamenta e altri medicamenta ]



domenica 11 settembre 2011

La vita in versi



Metti in versi la vita, trascrivi
fedelmente, senza tacere
particolare alcuno, l’evidenza dei vivi.

Ma non dimenticare che vedere non è
sapere, né potere, bensì ridicolo
un altro voler essere che te.
Nel sotto e nel soprammondo s’allacciano
complicità di visceri, saettando occhiate
d’accordi. E gli astanti s’affacciano
al limbo delle intermedie balaustre:
applaudono, compiangono entrambi i sensi
del sublime – l’infame, l’illustre.
è possibile più che nascere
e in ogni caso l’essere è più del dire.

[Giovanni Giudici, da La Vita in versi]






LA TUA TERRA


 

La tua terra
sa d'attesa e conta i passi
come fossero le ore del giorno.

E passa anche la lettura
dei nostri versi imperfetti
che tentan di ricalcare
le orme degli altri
mentre il passo cede
e si sofferma
un po' a guardare altrove
e un po' a issare
i calici celesti
di questo quasi vino
dell'ispirazione.

(Maria Luigia Longo, inedito 2011)

venerdì 2 settembre 2011

T'accompagnano altrove


T'accompagnano altrove
i miei occhi
e le tue fughe
a rincorrere

La vana corsa
ragazzo
ad aspettare i giorni
e le ore
di un tempo
che nulla ha da invidiare
a quello degli dèi
vanagloriosi e indolenti
che tu ben conosci

Il cammino s'è fatto più stretto
ma ogni giorno avanza