giovedì 9 giugno 2011

La tua terra


La tua terra
sa d'attesa e conta i passi
come fossero le ore del giorno.

E passa anche la lettura
dei nostri versi imperfetti
che tentan di ricalcare
le orme degli altri
mentre il passo cede
e si sofferma
un po' a guardare altrove
e un po' a issare
i calici celesti
di questo quasi vino
dell'ispirazione.

Inedito di Maria Luigia Longo scritto in occasione di Grola Festa del vino e delle arti

Sant'Ambrogio della Valpolicella - 7 maggio 2011


2 commenti:

Anonimo ha detto...

per la miseria ci son riuscita!
Mi è piaciuta questa, mi ricorda lattaccamento alla terra intesa come luogo che ci portiamo dentro di noi ovunque andiamo.
Leggeri e mirati i versi,si radicano dentro.
Complimenti
ciao
carmina

Maria Luigia Longo ha detto...

Ciao Carmina! Finalmente ti leggo...
Grazie, grazie, grazie!
Felice che ti piaccia ed emozionata per "Leggeri e mirati i versi,si radicano dentro"

La tua lettura attenta mi riempie di gioia.
un abbraccio grande!