[...] E ti appropri di/un mondo che/nello scrutare sorpreso l'ombra/ha la sua strofa.// (da Paesaggi di tempo, pag. 24)
mercoledì 19 ottobre 2011
un omaggio, un ricordo
per Andrea Zanzotto
Sprofondo forse anch’io
nell’idioma materno
che pure è il mio
quadrilatero.
Ma questo balbettio
riconosce un io
<il mio>
se costruisce il mondo
e vi appartiene.
Aderisco anch’io
a quell’afasia
di chi è dentro
le cose e le sostanzia.
Forse.
Ma nel dubbio
includo sempre
un io in ricerca.
E trovo il silenzio
ancora un docile riparo.
(Maria Luigia Longo, Paesaggi di tempo, Samuele Editore, p. 29)
martedì 18 ottobre 2011
Al mondo
Mondo, sii, e buono;
esisti buonamente,
fa’ che, cerca di, tendi a, dimmi tutto,
ed ecco che io ribaltavo eludevo
e ogni inclusione era fattiva
non meno che ogni esclusione;
su bravo, esisti,
non accartocciarti in te stesso in me stesso
Io pensavo che il mondo così concepito
con questo super-cadere super-morire
il mondo così fatturato
fosse soltanto un io male sbozzolato
fossi io indigesto male fantasticante
male fantasticato mal pagato
e non tu, bello, non tu «santo» e «santificato»
un po’ più in là, da lato, da lato
Fa’ di (ex-de-ob etc.)-sistere
e oltre tutte le preposizioni note e ignote,
abbi qualche chance,
fa’ buonamente un po’;
il congegno abbia gioco.
Su, bello, su.
Su, münchhausen.
(A. Zanzotto)
sabato 15 ottobre 2011
Buon compleanno, poeta!
domenica 9 ottobre 2011
ORA SECONDA. DIALOGO COL PAESAGGIO.
rughe perenni
i calanchi
raccolgono l’intervallo di tempo
fra il dire e il fare
e tu
in quello spazio immoto ancora muovi.
Lo scempio di altri paesaggi
qui
non fa eco,
non stride, non urla
tutto tace
e s’accartoccia a cielo aperto.
L’unica cosa che rimane
è lo sterco del pensiero che s’immalinconisce.
(Maria Luigia Longo, Paesaggi di tempo, Samuele Editore, p. 20)
Iscriviti a:
Post (Atom)