sabato 4 giugno 2011

INDIFFERENZA (Lampedusa)


Io sono - mentre tu in potenza d'essere

rimani muto

a quasi chiedere

d’essere riconosciuto umano

e in questo vuoto di parola

vessato smarrito annerito

da un'esistenza non significata

ancora forse ti stupisci di quest'accoglienza

afasica e brancoli malconcio in una Terra

che non sa più [...] non sa di [...] non può [...]


E anche io in questo silenzio inospitale

ricerco almeno una parola

per dire ancora

io sono e non soltanto

ricordo sconfitto [...] d'un'umanità

senza futuro.

Inedito di Maria Luigia Longo (aprile/maggio 2011)

1 commento:

Maria Luigia Longo ha detto...

Questa poesia è nata dopo i primi sbarchi a Lampedusa.
Nasce come un dovere e una rivendicazione tutta mia di umanità.