mercoledì 3 febbraio 2016

Non è cambiato poi molto dall’anno scorso



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Non è cambiato poi molto dall’anno scorso: stesse facce stupide e assonnate. Solo un po’ più grandi (non maturi). Passo davanti ad un gruppo di ragazzi che schiamazzano e parlano di vacanze estive e di viaggi e uno di loro dice agli altri guardate che cozza! Quant’è brutta!
Oh, però mettetevi d'accordo! Alcuni ragazzi sono completamente stupidi, quelli poi sono figli di papà e sono peggiori di tutti gli altri, perché ti filano solo se ti vesti e parli come loro o se, come loro, vieni a scuola in una macchina nuova e frequenti gli ambienti più in della città.

In classe c'è un ragazzo nuovo, è un ripetente.

Ida mi ha conservato il posto accanto al suo: un banchetto all'ultima fila. Soliti baci e abbracci, cos’hai fatto quest’estate, sei stata al mare, però non sei abbronzata affatto, hai flirtato con qualcuno, con più di uno, io sono stata con un gran figo e tu.

Sono felice di rivederla, ma quanto parla!

Ida si fa più carina di anno in anno e quest'anno ha anche una bella luce negli occhi.


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Quest'anno, però, il mio è un gran posto, vicino alla finestra e quindi se in classe non c'è niente di interessante mi salvo con la finestra; qualche volta guardo fuori per tutte e cinque le ore. E qualche volta sogno, anche. È divertente anche guardare quello che capita nelle case di fronte alla finestra. Oppure vedere suonare un pianoforte e, di colpo, aprire la finestra dell'aula e sentirne la musica.

Sarò, per questo, una guardona??


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Drinn! Drriiin!!Ddrrriin!!! 


Evviva, la campanella.. si torna a casa! Oggi sarò sola perché mamma è andata dalla nonna malata e papà è un periodo che non torna più a casa.

Scusa Luca, mi dai un passaggio?



(Maria Luigia Longo, da La voce di un'adolescente, Inedito, Prose/Cantiere)

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