sabato 3 agosto 2019

#micronarrazioni #intimità





#micronarrazioni #intimità
Il lago, si sa, rilassa.
È per un piacere del tutto privato che la mattina c'è chi va in spiaggia alle prime luci. È per rimanere supini e lasciare che il corpo si abbandoni prima all’umidità della notte e poi al caldo che a mano a mano cresce.
Mi sono sempre chiesta a che ora arrivi la coppia che tutti i giorni trovo da sola già in spiaggia e che va via alle undici in punto.
Lei ha una pelle nocciola e capelli corti neri e un due pezzi succinto che può ancora permettersi. Lui, più abbronzato e in carne, rende il ricordo di addominali scolpiti.
Mantengono la posizione per ore. Lei con gli auricolari nelle orecchie, lui forse dorme.
Neanche una parola per ore, nemmeno una nuotata.
All'ora stabilita suona la sveglia del cellulare e, per chiamarlo, usa solo una carezza sulla gamba, leggera. Lui si ridesta, si gira su un fianco e le dà un bacio, leggero.
L'amore è anche questo: uno spazio senza parole e con gesti di silenziosa e intima quotidianità.


(mio inedito)

2 commenti:

helios ha detto...

Maria Luigia vede attraverso le vite degli altri. Intuisce ciò che da sempre è vero. La condizione di genere conficcata nella specie fin dalla fondazione del mondo. // Lui, etimologicamente esclusivo, satollo, immerso nell'adiposa indifferenza di un anima soddisfatta del suo mondo. Non sente, non vede, non vuole. Dorme in un altrove senza sogni, languidamente soddisfatto della propria presenza. Assenza, in realtà, perché ignora il mondo che gli vive esternamente. Uomo. // Lei non dorme, E' vigile anche se immobile. Ascolta, elabora pensieri e sensazioni, opera infinite, microscopiche relazioni con l'esterno che la penetra. Occupa il mondo e se ne occupa. Se ne prende cura con presenza attivamente femminile. E produce, lei, solo lei, un contatto, un rapporto, con “...gesti di silenziosa e intima quotidianità”. Colmando un abisso incolmabile. Donna.

Maria Luigia Longo ha detto...

Grazie, Elio, per averne colto il senso solo appena accennato.