Hai preparato la bara? - Igor, con la sua ironia improduttiva.
Stamattina l’ultimo spettacolo. Suo e mio.
Hai preparato la bara? - di nuovo.
Non riuscivo a muovere le labbra né ad articolare alcun suono.
Perché non parli? Siamo alla frutta -disse.
Odio le tue metafore e il tuo umorismo - io, con voce roca.
Perché non parli?!-lui, sempre più nervoso.
Ma non c’ero già più, né per me, né per lui.
Avevo mille discorsi in testa ma non riuscivo a parlare.
Lui mi scrollava e mi spingeva al muro e io sono rimasta inerme. Non avevo più niente da dirgli, né frasi nella testa o pensieri brulicanti.
Ero sola ed incosciente.
Non sei ciò di cui ho bisogno- Le mie ultime parole. A lui. Al mondo.
Ti metti sotto vuoto e guardi la vita scivolarti dalle mani! Sei morta! Morta-
Ma non mi toccava già più.
Sì, forse ero morta.
Brano tratto dal romanzo inedito
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