[...] E ti appropri di/un mondo che/nello scrutare sorpreso l'ombra/ha la sua strofa.// (da Paesaggi di tempo, pag. 24)
giovedì 28 marzo 2013
(Lampedusa)
Io sono - mentre tu in potenza d'essere
rimani muto
a quasi chiedere
d'esser riconosciuto umano
e in questo vuoto di parola
innominato da un'esistenza non significata
ancora forse ti stupisci di quest'accoglienza
e brancoli malconcio in una Terra
che non sa più [...] non sa di [...] non può [...]
E anche io in questo silenzio inospitale
ricerco almeno una parola
per dire ancora
io sono e non soltanto
ricordo sconfitto [...] d'un'umanità
senza futuro.
(Maria Luigia Longo, Rime private, p. 9)
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