venerdì 11 marzo 2016

Ti dedico una poesia




Chi mi scrive?!? Non è affrancata. È senza mittente. È anonimo anche il foglio all'interno...
È una poesia.Non la conosco, non l'ho mai letta, forse non è famosa…
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Ti dedico una poesia

Una rima per il tuo sorriso,

per i tuoi occhi cinici e scaltri
e per i tuoi modi gentili.
Al ricordo di quegli attimi passati insieme,
nascosti nel silenzio e nella reciproca voglia
di ricevere e trasmettere emozioni.
Liberi da ogni coinvolgimento amoroso.

Ti dedico più tempo di quel che credi.
Nei meandri…
        
     (Il resto nella prossima lettera. Non strapparmi, ti prego!)

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(Un po’ patetico questo “ti prego”). E’ anonima. “Al ricordo di quegli attimi passati insieme…”, be’, allora siamo stati insieme. Mmm, forse no, perché dopo dice “Liberi da ogni coinvolgimento amoroso…”. Una storiella, in pratica. Non so … se non l’ho amato allora vuol dire che non siamo stati insieme. Boh.
Ma che sarà mai… Forse Enrico: ultimamente ci siamo avvicinati parecchio e una volta ci siamo anche baciati. No, lui non mi sembra proprio il tipo che scrive poesie. Allora chi? “Al ricordo di quegli attimi passati insieme…”, “Nella reciproca voglia di ricevere e trasmettere emozioni”. E se fosse Guido? Ieri sera è stato bello stare con lui. Mah, chissà se scrive poesie. Be’, l’occhio profondo da poeta un po’ ce l’ha, oltretutto mi ha recitato dei versi di Whitman. No, se avesse voluto baciarmi l’avrebbe certamente fatto ieri, e poi dicono che è un ragazzo che va dritto al sodo e non si abbandona a queste romanticherie. Credo di essere proprio fuori strada.  Sto tralasciando anche la possibilità che potrebbe essere uno scherzo. Stefano ha fatto una cosa del genere l’anno scorso a quella racchia della III D  solo per farla montare. Boh! La busta è assolutamente normale: bianca; e il foglio è un foglio di quaderno a righi. Quel furbastro ha usato anche la macchina da scrivere, così non posso neanche riconoscere la sua grafia. Forse perché orrenda. Forse è particolare. Chi del gruppo ha la macchina da scrivere? Oscar ce l’ha, Ivan … pure, Andrea anche, Lena… aah, praticamente tutti. Ma non credo sia uno del gruppo, ormai lo sanno con loro non voglio storie d’amore o altro e poi forse ancora non sanno che io e Michele ci siamo lasciati. E se fosse Ugo! No, no, lui sembra più il tipo da telefono. Be’, chi se ne frega…
Esco. Vado da Ida. E poi passo a salutare la nonna, visto che abitano a pochi metri l’una dall’altra.

(Maria Luigia Longo, da La voce di un'adolescente, Inedito, Prose/Cantiere )


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