martedì 1 marzo 2016

Neanche Ida è venuta






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Neanche Ida è venuta. Chissà perché! Forse ieri sera ha fatto molto tardi e sicuramente sarà tornata a casa strafatta, speriamo solo di musica, ma è impossibile...
Guido invece c’è. E ci sono tutti gli altri.
Vorrei chiedergli un passaggio per tornare a casa, ma mi dà un po' fastidio pensare che possa fraintendere... poi, dopo ieri notte... Boh, forse rovinerebbe tutto. Tutto cosa? Tutto…ehm…tutto... uhm… tutta l'atmosfera. Be', allora lo chiedo ad Oscar, lui è sempre disponibile.
Ma che vuole Michele? Cosa vuole. È da stamattina che continua a fissarmi e a non togliermi gli occhi di dosso.
Sarà ritornato all'attacco?!!
Ma perché da me gli uomini non si scollano mai??
Chi mi chiama.
Ah, quello della stazione... Roberto o Matteo… no, ma come cavolo si chiama…ah, già…Ugo!
Hallo!! (alla maniera dei centralinisti americani...). Il suo solito ciao diretto, pacato, fisso su di me.
È vestito in maniera elegante e tutta quest’eleganza gli sta proprio a pennello. Sì, mi piace proprio! Sono piacevolmente stupita e un po’ emozionata. Leggermente. Lo guardo a lungo e mi piace farlo dritto negli occhi e sorridergli di compiacimento.
Ha un buon dopobarba. Mi accarezza, quasi furtivamente, le braccia nude mentre parla, quasi come se rubasse o strappasse la carezza al tempo più che a me. È dolce.
Certo che accetto un passaggio a casa.
Guida piano. Mi chiede se può chiamarmi qualche volta. Sì, certo. Perché?
Perché, dice, ha avuto una fascinazione, perché mi trova interessante e diversa. E perché ha voglia di me. Panico...
Come fai ad avere voglia di me se mi conosci da pochissimo? Perché ti penso spesso e voglio…vorrei…conoscerti meglio. È  per questo che ho voglia di te (con annesso sguardo da latin lover esperto e conseguente mio panico…). Va bene. (Ma non sperare in un lieto fine, cocco, non ho voglia di squallide storielle tutte sesso e non so cos'altro). Il mio numero di telefono? 7530128. Va bene qui, accosta a destra... sono arrivata... Il mio palazzo è questo verde acqua. Ciao, grazie... a presto.
Che tizio!


(Maria Luigia Longo, da La voce di un'adolescente, Inedito, Prose/Cantiere )

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