percezione di una pioggia che rompe
la notte, il pensiero di stare ovunque
mentre fluisce il sentiero
nei crepacci e il dolore scopre nudo
la natura dell’eterno e del vuoto.
Da qui ai carri di fieno
passa l’odore della cucina. Il legno
dei mestoli evapora dipingendo
di bianco i vetri rotti dei soffitti.
(Alfonso Guida, L'acqua al cervello è una foglia, LietoColle)
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