domenica 25 agosto 2013

Ritorno



Hai approfittato del mio posto vuoto,
per farmici trovare il tuo corpo,
madido di aromi, carico di umori

Avevi detto che non saresti andata
mai via, se fosse dipeso da te
Che avresti voluto vivere così,

anche avvinghiata al mio essere
senza desiderare più nient'altro,
perché da piccola ero nel tuo sogno!

E c’avevo creduto, per non perdere
l'abitudine al pensiero forte,
quello che ti fa sentire vincente,

ed anche un po' egoista ed arrogante.
Perché c'è sempre stata lei, a suffragare
i tuoi fuochi d'artificio, e le tue irrealtà.

Poi, quando il vuoto s’è impossessato
del progetto di vita, che avevi per lei,
mai conosciuta ancora dagli altri,

non hai più osato credere a un ritorno,
come se nulla fosse mai accaduto
fra un alambicco di fantasie e speranze,

col museo degli orrori che, intanto,
avevi già avuto tutto il tempo
di costruirti puntigliosamente attorno.

Ora ce l'hai davanti, è lei di nuovo
Con il suggerimento delle storie passate,
per quanto distorte e massacrate

da un bisogno d'estasi o autopunizione,
perché alla fine ti potessi ritrovare
in quel suo posto vuoto, mai lasciato

Quando sentivi, nel tuo muto dolore,
il filo che v’univa, in barba al mondo!
Ora lei è qui, lo sguardo nello sguardo

Sta per baciarti e tu la vuoi per sempre
come se l’Amore non dovesse realizzare
neanche un attimo, che se ne sia mai andato!

(Ferny Max)

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