[...] E ti appropri di/un mondo che/nello scrutare sorpreso l'ombra/ha la sua strofa.// (da Paesaggi di tempo, pag. 24)
mercoledì 19 ottobre 2011
un omaggio, un ricordo
per Andrea Zanzotto
Sprofondo forse anch’io
nell’idioma materno
che pure è il mio
quadrilatero.
Ma questo balbettio
riconosce un io
<il mio>
se costruisce il mondo
e vi appartiene.
Aderisco anch’io
a quell’afasia
di chi è dentro
le cose e le sostanzia.
Forse.
Ma nel dubbio
includo sempre
un io in ricerca.
E trovo il silenzio
ancora un docile riparo.
(Maria Luigia Longo, Paesaggi di tempo, Samuele Editore, p. 29)
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