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sabato 20 marzo 2021

Che cos'è la poesia?



ASPETTANDO LA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

21.3.2021


(...)

io non capisco la musica

dell’ultimo abisso

io non so del sermone

del braccio di edera

ma voglio appartenere all’uccello innamorato

che trascina le ragazze

ebbre di mistero

amo l’uccello sapiente in amore

l’unico libero

(Alejandra Pizarnik )


Il cuore non è mai al sicuro e dunque,

fosse pure in silenzio, non vantarti

della vittoria o dell’indifferenza.

Rendi comunque onore a ciò che hai amato

anche quando ti sembra di non amarlo più.

Te ne stai lì tranquilla? Ti senti soddisfatta?

Potresti finalmente dopo anni

d’ingloriosa incertezza, di smanie e umiliazioni,

rovesciare le parti, essere tu

che umili e che comandi? No, non farlo,

fingi piuttosto, fingi l’amore che sentivi

vero, fingi perfettamente e vinci

la natura. L’amore stanco

forse è l’unico perfetto.

(Patrizia Cavalli)


Nome che stai al centro,

il tuo suono ciocca e s'imperla di voci

ma nessuna ti tiene, nessuna ti osa in

suoni, in lettera e in cifra. Nelle tue solitudini

di mai chiamato. Come tutto è assai strano.

A me sembra. Assai strano.

Ti piantóno, ti indago, mi avvicino in

millimetri. Ti ho nella voce

senza che esca in suono.

(Mariangela Gualtieri)


Tutto –

una parola sfrontata e gonfia di boria.

Andrebbe scritta fra virgolette.

Finge di non tralasciare nulla,

di concentrare, includere, contenere e avere.

E invece è soltanto

un brandello di bufera.

(Wisława Szymborska )


#wislawaszymbirska #patriziacavalli #mariangelagualtieri #alejandrapizarnik #poete #poetry #words #parole #parolevive

venerdì 1 gennaio 2021

Anno nuovo, vita nuova?



Direi di no, quella vecchia mi piace assai. E la direzione presa negli ultimi anni è quella giusta.

Il piccolo bilancio di fine anno mi fa essere molto soddisfatta di me e felice di quello che sono. Mi anima sempre, poi, molta curiosità per l'anno che inizia e grande energia, che auguro anche a voi, car* amic*.


Saluto con voi il _2021_ con le parole di *Eduardo* *Galeano*  che da sempre ho assunto come mie:

"Vi auguro di poter avere il coraggio di essere soli e l’ardimento di stare insieme, perché non serve a niente un dente senza bocca, o un dito senza mano.

Vi auguro di poter essere disubbidienti ogni qualvolta ricevete ordini che umiliano la vostra coscienza o violano il vostro buon senso.

Vi auguro di poter meritare che vi chiamino pazzi, come sono chiamati pazzi tutti coloro che si rifiutano di dimenticare ai tempi dell’amnesia obbligatoria.

Vi auguro di poter essere così cocciuti da continuare a credere, contro ogni evidenza, che vale la pena di essere uomini e donne.

Vi auguro di poter essere capaci di continuare a camminare per i cammini del vento, nonostante le cadute e i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo: arrivederci.

Vi auguro di poter mantenere viva la certezza che è possibile essere compatrioti e contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà di giustizia e dalla volontà di bellezza, ovunque nascano e ovunque vivano, perché le cartine dell’anima e del tempo non hanno frontiere."

Vi auguro di poter essere sempre voi stess*  buon 2021 !🔥

ml


giovedì 12 novembre 2020

Carlo Bordini, poeta. Un ricordo

 




Con questi versi saluto Carlo Bordini, poeta.





Pernod 

In una cupola di Pernod,

che è il colore del tuo cielo,

una città affogata in un grande bicchiere di Pernod,

passi l’inverno.

E forse la tua tranquilla ebbrezza

di paese padano

che nuota in un bicchiere

di acqua minerale

ti cosparge di pesciolini

in un bianco frizzante,

e come è opaco il cielo così è limpido

il colore dei tuoi aperitivi

assonnati

sotto la cupola bianca

del tuo cielo bavoso:

come l’asfalto della tua

autostrada

 

Noi, mentre la casa crolla

 

Noi, che stiamo vivendo l’inizio del tracollo della civiltà umana,

ci preoccupiamo di cambiare la carta da parati

e di lucidare i mobili

mentre la casa crolla ci dedichiamo a rovinose dispute con il portiere

e facciamo progetti per migliorare (abbellire) le serrature delle nostre case

le nostre case stanno cadendo e noi ci preoccupiamo di abbellirle

perché gli animali domestici hanno bisogno di un ambiente sereno

  

Sasso

 

Questa indulgenza che gli uomini si concedono col sonno

non assomiglia all’abbandono della morte?

una piccola morte un po’ anticipata, un breve riposo,

Questo goloso anticipo della morte,

così questo rammendare piccole cose porta le cose migliori,

le più femminee,

queste cose femminee

e non ha importanza la reliquia come oscuro residuo

scrivo questo per dire che la morte e il sonno sono simili,

ovviamente, of course,

ma soprattutto che mi sono ugualmente cari,

e in questo atonale abbandono simile a legno di violino,

quando ancora non è stato percosso dall’arco,

e la vita e insieme ancora la non-nascita

e la morte del feto già vecchio

oh come roco il respiro

come torpido scorre il tuo sangue

  

Autunno

 

Quando la fantasia

scopre l’invenzione di se stessa

si stanca

di inventare la realtà

non esistono le ore, non esistono i giorni, l’esistenza e la vita si

confondono.

 

E’ questo il paradiso? O l’autunno?

l’inverno precede dunque l’autunno? E’ questa la cabala?

così come la guerra precede la pace.

l’acqua è acqua di pozzo, molli onde, concentriche.

 

Ciò che richiama il tuo incerto sorriso. Un ricordo oltre i mari, oltre

le colonne di sole. Le foglie girano e riportano indietro.

 

tu non immagini di vivere in un castello incantato, e

di svegliarti dopo trent’anni, credendo di aver dormito

dieci minuti

forse sono le ragnatele ad aver dormito, o forse abbia-

mo dormito entrambi. abbandonai

nei tuoi terrori i miei. l’autunno

è appena iniziato.

 


Sogno di Elena

Sognavo d’essere morta, eppure camminavo

per la stanza, per la casa

chiedendomi chissà, se la mia decom-

posizione era già cominciata

e se gli altri se ne sarebbero accorti.

Poi

cominciai a preoccuparmi per l’odore,

se si sentiva o no; e temevo, poi,

che avrei attaccato a qualcuno la

mia morte. 


Microfratture

L’idea della catastrofe, una catastrofe silenziosa,
appena avvertita, ma inevitabile.
Oppure le microfratture psichiche,
le microfratture di un’anima.
La mia anima è piena di
microfratture. Sono i piccoli traumi nascosti,
dimenticati, che tornano ogni tanto, quando l’anima è sotto sforzo,
quando non te ne accorgi. Dentro sono franato tutto. Non me ne accorgo,
ma lo sono. Magari quando attraversi una strada e un rumore ti fa rabbrividire,
quando tremi alla pronuncia di un nome, quando
hai un improvviso soprassalto di insicurezza. Le microfratture
sono le telefonate e gli appuntamenti che ti snervano,
improvvisamente,
l’andare in una stanza e chiedersi: che ci sto a fare,
ecc. ecc.
tutto un elenco dei nervosismi, dei soprassalti, delle cose che ti feriscono,
e le minuzie che ti snervano, ecc ecc
il cervello che funziona troppo,

Rose

Con le sembianze dell’amore e della speme,
della gloriosa bellezza,
perché, perché, regaliamo fiori alle donne,
perché regaliamo loro le rose odorose?
Mi chiedo: perché regaliamo alle donne gli organi
sessuali delle piante, dopo averle recise?
Perché alleviamo piante allo scopo di reciderne gli organi sessuali
Perché questa artificiale promessa di piacere?
Perché le rose? I bambini
stridono come uccelli, nel parco,
le ragazze
dagli occhi fioriti camminano,
noi le guardiamo. Perché i fiori
alle donne? Così vogliamo che il piacere
ci guidi alla cieca, questa artificiale promessa di piacere, come una statua
di marmo che pensa il crepuscolo, la mattina.
…………………………………Non pensa,
Davanti al mare.
…………………………………………………..Non pensa. I
bambini stridono come uccelli, minacciosi.
…………………………….Perché la rosa?
Perché la statua di carne pensi
Così i bambini stridono e squittiscono,
e la statua pensa La
nostalgia. Per questo le donne sistemano i fiori, come su una tomba,
le fattezze chiare,
le chiare carni:
doniamo loro
nudità e bellezza.

Corteo

Se ne tornano a casa, mesti,
con una leggera zoppìa,
il corteo zoppo,
e invero molto stanchi,
quando il corteo è già terminato,
con il loro incedere regale, mesto,
con grande dignità perché
anche se il corteo è
già morto, l’incedere è ancora magico.
Nel silenzio e
nella solitudine,
piangendo,
con una lieve zoppìa, nel buio già della sera,
perché la dignità si vede
quando non ci sono spettatori



Carlo Bordini è nato a Roma nel 1938. Militante trotskista negli anni sessanta, è divenuto ricercatore presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università La Sapienza di Roma. Influenzate da certe opere di Eliot, Guido Gozzano e soprattutto da Apollinaire, le sue poesie possono essere chiamate “poesie narrative”.

Le sue pubblicazioni in poesia sono:
Strana categoria, Roma, Stampato in proprio, 1975.
Poesie leggere, Siena, Barbablù, 1981.
Strategia, Roma, Savelli, 1981.
Pericolo, Reggio Emilia, Aelia Laelia, 1984.
Mangiare, Roma, Empirìa, 1995.
Polvere, Roma, Empirìa, 1999.
Purpureo nettare, Bergamo, Alla pasticceria del pesce, 2006.
Sasso, Milano, Scheiwiller, 2008.
Antologia: Pericolo, Poesie 1975-2001, San Cesario di Lecce, Manni, 2004.
I costruttori di vulcani, Luca Sossella, Bologna, 2010.



giovedì 29 ottobre 2020

riprendere a scrivere

 

Quando si riprende a scrivere? Quando si cerca una forma compiuta? 

Quando si ha qualcosa da dire e lo si è sufficientemente pensato, analizzato e modellato.

Io non ho mai avuto fretta di dire, presa da impulsi interiori e non smanio per riempire pagine dei miei pensieri, tutt'altro. Scrivere è una necessità, ma parlo e scrivo quando il pensiero è arrivato ad una certa maturazione, una compiutezza che verrà poi ampliata e approfondita con e nella scrittura.

Tutto questo per dirvi, amici, che ci sono tutte le condizioni per aprirsi nuovamente alla scrittura e che ho iniziato un nuovo romanzo.



Scrivo con buona lena, ma quando potrete leggerlo? Quanto tempo ci vuole? Il tempo necessario, mi vien da rispondere.

Abbiate fiducia!



Buona giornata a tutti

ml

domenica 19 aprile 2020

Ancora per LA DALIA


Cari amici,
l'affetto per la DALIA è sempre molto e mi emoziona e inorgoglisce sempre di più.
Ogni commento che arriva è sempre carico di affetto per me, poi, e per Nico. Ne sarà contento anche lui. 😊
Qui di seguito copio-incollo un commento arrivato qualche giorno fa.
Ovviamente ringrazio immensamente questa lettrice che ha voluto rendermi partecipe della sua appassionata e affettuosa opinione e spero di poterla abbracciare presto.
So che condividerete molte delle parole scritte
Un abbraccio
ml

I segreti della dalia
La storia è avvincete, mi ha catturata, mi ha tenuta fissa sulla lettura che scorre veloce, non ha intoppi; la trama è proprio ben fatta, anche i colpi di scena sono messi nei punti giusti. Le descrizioni sono accurate ma non pesanti: descrivono fino al punto giusto e poi ti mollano!
La descrizione del paesaggio è meravigliosa, mentre leggevo vedevo i luoghi di Nico.
I personaggi.
Il protagonista, Nico, è il mio preferito perché mi sono immedesima molto in lui in questa sua ricerca all'inizio nemmeno voluta; questa forza che lo caratterizza di andare fino in fondo, capendo che questo passo lo doveva fare per trovare tante verità, tanti segreti che nemmeno s’immaginava; la sua introspezione che tra le pagine esce fuori - tante volte  come una furia altre volte pacatamente - fa conoscere tanti lati del suo carattere.
Cherry all'inizio non mi stava molto simpatica, mi sembrava un personaggio scomodo nella vita di Nico, come se fosse soffocante; questo suo carattere troppo arzillo, troppo pimpante che stonava vicino a quello di Nico e tutte queste sue premure verso di lui, questo attaccamento mi dava quasi fastidio. Quando ha detto a Nico di essere incita, poi, mi sembrava che Nico si sentisse un po’ in trappola, e quando Nico torna nella sua terra mi sembrava che lei invadesse un po' lo spazio di Nico con tutte quelle domande a cui Nico non vuole rispondere. Alla fine, però, ho capito che in realtà è un personaggio positivo che fa bene a Nico: è quello che gli serve per stare a galla e non quello che lo soffoca.
Francesco, seppur morto è, secondo me, il personaggio che del libro - dopo Nico - è il mio preferito:  il suo affetto, la sua generosità, la sua spontaneità sono tutti tratti che si ritrovano in Nico, un personaggio fondamentale per la formazione di Nico.
Leonardo… va be’, lasciamo perdere.
E poi sono rimasta molto male nella scena del lavatoio: è stata molto crudele!! Ma ha reso troppo bene la scena.
Però, nei confronti di Nico, Maria Luigia, è stata davvero crudele! Gli ha proprio dato un sacco di dispiaceri!

L'unica critica che mi sento di riservare al libro forse è il finale, che è come un respiro sospeso.
Frase del libro: "(…) erano feroci come solo un popolo legato alla terra sa essere, ma pieni di brio e poesia come solo chi sta chino sulla zolla sa elargire al mondo”.
Continui a scrivere perché è proprio una forza.
Attendo con tanta ansia il prossimo. E - se è possibile - vorrei dedica e autografo su questo!

sabato 28 marzo 2020

Mario Benedetti... rip

Dal sito LE PAROLE E LE COSE apprendo - con grande tristezza e un forte senso di solitudine - 
la notizia della morte di Mario Benedetti, uno dei miei poeti.
Da Pitture nere su carta (2008)

Dalla notte il mattino la notte,
pantaloni verdi, pantaloni blu,
il nero, l’azzurro, il ramato, tutto.
Perché non è più qui una parola.
Sono case i mari, le strade,
e strade e mari, le case.
La pietra affonda senza corda intorno al collo.
Affiorano a cerchi le parole sulle sue labbra.
Ma non importa, non importa.
Qualche vocale, lungo il viso bianco,
e nero, di capelli, la sua luce.
Affossata su un fianco. Accucciata.
Dietro di te, e davanti, oltre, non c’è niente.


Da Umana gloria (2004)

Che cos’è la solitudine.
Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi:
un inverno, le poche foglie sui rami, una panchina vuota.

Ho freddo ma come se non fossi io.
Ho portato un libro, mi dico di essermi pensato in un libro
come un uomo con un libro, ingenuamente.
Pareva un giorno lontano oggi, pensoso.
Mi pareva che tutti avessero visto il parco nei quadri,
il Natale nei racconti,
le stampe su questo parco come un suo spessore.

Che cos’è la solitudine.
La donna ha disteso la coperta sul pavimento per non sporcare,
si è distesa prendendo le forbici per colpirsi nel petto,
un martello perché non ne aveva la forza, un’oscenità grande.
L’ho letto in un foglio di giornale.
Scusatemi tutti.


Continuate a leggerlo, così almeno le sue parole non moriranno!

sabato 21 marzo 2020

Giornata Mondiale della Poesia nel tempo sospeso

Cari amici,
in questi giorni sospesi e angoscianti vi abbraccio forte e pubblico un inedito, 
con la speranza che voi e i vostri cari stiate bene.




venerdì 8 marzo 2019

LOTTO Marzo con la poesia!

Tre domande sulla poesia a 35 potesse, tra le quali io. 
35 punti di vista differenti, 35 voci, un unico universo

http://www.laboratoripoesia.it/dialoghi-speciale-8-marzo/


E una lettura da Paesaggi di Tempo 
Samuele Editore, 2010.


Buon ascolto e buona lotta per i diritti!



giovedì 27 settembre 2018

dall'introduzione del prof. Franco Minonzio


Amici, 
con molto piacere condivido le parole del prof. Franco Minonzio che così ha introdotto la presentazione della Dalia l'altra sera in libreria. Lo ringrazio immensamente.

La nostra libreria è davvero lieta questa sera di ospitare la presentazione de I segreti della dalia (Roma, Il seme bianco, 2018) di Maria Luigia Longo: innanzitutto perché è il primo romanzo di una scrittrice che già vanta un denso profilo di esperienze letterarie, ed è con vero piacere che offriamo il nostro, seppur modesto, contributo a valorizzare questa prova nella quale sperimenta un genere cui si è gradualmente avvicinata con cautela, ma con sicura conoscenza dei meccanismi narrativi; poi perché la sua pubblicazione arricchisce l’orizzonte della produzione letteraria territoriale, alla cui messa in valore la nostra libreria fin da subito ha applicato il proprio impegno: ovunque sia in atto, con serietà e profondità, una forma di ricerca letteraria o di indagine storiografica, essa riceve tutta la nostra attenzione, e siamo molto orgogliosi di questo, e che questo venga riconosciuto. La Prof.ssa Maria Luigia Longo, nata a Stigliano, vive e lavora a Lecco, ove è apprezzata docente di ruolo presso il Liceo Artistico “Medardo Rosso”. Non penso di essere troppo lontano dal vero sottolineando una forte linea di continuità nel suo lavoro, ed è l’orientamento alla poesia. Esso è leggibile già dalla sua tesi di laurea, condotta su un poeta difficile ma cruciale nei percorsi del ‘900 italiano quale Andrea Zanzotto: proveniente da una terra di provincia, Pieve di Soligo, ma capace di determinanti connessioni con la cultura europea (per quella singolare editrice che è la PulcinoElefante (Osnago) di Alberto Casiraghi, la Prof.ssa Longo ha pubblicato una poesia-omaggio Per Andrea Zanzotto). Tappe del suo lavoro poetico possono essere considerate le raccolte Stati d’animo: quello che resta, e Paesaggi di tempo, e più recentemente (2016), Cantare le parole. Ma scorrendo la sua produzione ci si avvede che, sotto traccia, è stata operante da sempre una volontà di narrazione, che si è svolta assiduamente, fino ad oggi, nella forma del racconto: un genere che Le è senz’altro congeniale. Era probabilmente un saggiare le forze che si è concretato nella stesura de I segreti della dalia, un romanzo del quale – da lettore - vorrei qui limitarmi a dire, per ora, l’essenziale.

Al centro del romanzo un movimento nello spazio (il ritorno in Basilicata di Nicodemo Petraglia alla morte del padre) che si fa regressione negli strati più profondi della propria coscienza, un viaggio a ritroso nella propria identità.

L’ambientazione nel nostro territorio delle prime pagine è solo un cammeo: il romanzo vive in una natura ‘altra’, dalle tinte e dagli odori grevi, forti. E questa mi pare solo la traduzione visibile di una natura umana dura, aspra, permeata dall’attrazione della carne e della roba, che lo zio (non solo zio) Leonardo esplicita.

Nico si identifica con un sistema di valori urbano, moderno, estraneo a quel grumo di logiche economiche, di pratiche violente. E questo motivo, questo conflitto, fa pensare ad alcune recenti testimonianze dell’ethos contadino, della visione del reale tuttora diffusa nel Meridione d’Italia, ad esempio il romanzo L’arminuta di Donatella di Pietrantonio. Un terreno che fu esplorato dalla letteratura neo-realista, ma che oggi vedo viene indagato con nuove forze e nuovi angoli prospettici. A questo libro non si può dunque che augurare di costituire solo il punto di partenza di una ricerca capace di porsi obiettivi più ambiziosi. Grazie 

prof. Franco Minonzio


martedì 14 agosto 2018

I SEGRETI DELLA DALIA / I primi commenti dalle librerie on line



Carissimi,
vi raggiungo forse ancora in vacanza e solo per condividere con voi alcuni e bellissimi commenti di chi ha acquistato LA DALIA nelle librerie on line e ha sentito la voglia di lasciare una recensione e incoraggiare alla lettura del libro.
Ne sono davvero contenta e il pensiero mi emoziona molto! 
Non pubblico i tanti messaggi privati perché davvero aprono meandri nel privato di chi li manda.

Conto sul passaparola: l'accoglienza calda e affettuosa dei lettori (lettori forti, lettori colti, lettori che operano in ambito culturale e letterario, ma anche lettori occasionali, lettori semplici, lettori che non aprono un libro da anni...) mi appaga e mi dice che il romanzo ha molti pregi e che vincente e saggia è stata la volontà di raccontare una storia non semplice con uno stile e una struttura leggeri e un ritmo vorticoso. Pare calamiti e costringa a ripensarci per molti giorni, anche dopo averlo finito. 
Grazie moltissime.
Tutto procede bene
Buon agosto e grazie ancora.
ml

da AMAZON 



domenica 22 luglio 2018

I prossimi incontri pubblici con I SEGRETI DELLA DALIA



Carissimi Amici,
dopo il lancio della DALIA a Olginate e Introbio e il tour lucano,
il calendario degli incontri si sta, piano piano, componendo anche dopo le meritate vacanze estive e vi informo che sarò:


il 18 settembre 2018 alle ore 20.45 presso la Libreria Parole nel tempo di Lecco;
il 26 settembre 2018 
alle ore 21.00 presso la Biblioteca di Valgreghentino (Lc);
il 4 ottobre 2018 alle ore 21.00 presso Circolo Arci Associazione Spazio Condiviso di Calolziocorte (LC).

Aggiungerò presto altre date per ora ancora da confermare.
Spero di vedervi tutti!

E ricordate che per acquistarlo basta rivolgersi alle librerie on line:
-  IBS 
-  LAFELTRINELLI
-  AMAZON

LIBRERIA UNIVERSITARIA.IT
Al sito della casa editrice, Il seme bianco.
La Libreria KIRIA di Potenza.
Ordinabile in tutte le librerie Messaggerie e Ibs.

Un abbraccio grande e buone vacanze!
ml

sabato 21 luglio 2018

I SEGRETI DELLA DALIA alla libreria kiria di Potenza



E quando chiedi a un vecchio e caro amico scrittore (e lettore coltissimo) di rileggere per te il tuo romanzo e porgerlo agli altri, viene fuori una serata come quella di stasera alla libreria Kiria di Potenza: abbiamo volato alto con la leggerezza dei giochi dei bimbi e la meraviglia negli occhi. Io sono ancora sospesa a quelle altezze.

Grazie a tutti i presenti (amici carissimi dei banchi di scuola, compagni di viaggi recenti e amici conosciuti stasera) per i sorrisi e gli sguardi pieni di curiosità, alla libreria Kiria per l'ospitalità, a Giulia Pellè per l'ancora ottima lettura, ad Angela Longo per le ennesime foto e, ultimo ma primo fra tutti,Gianluca Caporaso per aver inanellato parole lievi.