giovedì 12 ottobre 2017

Fuga



Non altro che questo era il nostro amore
fuggiva, tornava e ci portava
una palpebra china assai distante
un sorriso pietrificato, perso
nell'erba mattutina
una conchiglia strana che l'anima
tentava con insistenza di spiegare.

Non altro che questo era il nostro amore
frugava piano tra le cose intorno a noi
per spiegare perché ci rifiutiamo di morire
tanto appassionatamente.

E se ci reggemmo a lombi, se abbracciammo
altre nuche con tutta la nostra forza,
e confondemmo il respiro
al respiro di quella persona
se chiudemmo gli occhi, non era altro
che questo profondo desiderio di sorreggerci
nella fuga.

(Ghiorgos Seferis, Le poesie, Crocetti Editore 2017)


domenica 1 ottobre 2017

E' morto oggi un poeta, Pierluigi Cappello




"Questa mattina all'alba si è spento serenamente, a causa di una improvvisa recrudescenza del tumore da cui si stava curando, il poeta Pierluigi Cappello. Ne dà la notizia il fratello Stefano e la compagna Fabiola che, assieme al personale medico e agli amici più cari, lo hanno vegliato incessantemente in queste ultime settimane. Ringraziamo, a nome della famiglia, tutte le persone che in questi anni hanno voluto bene a Pierluigi e lo hanno sostenuto nella sua lotta quotidiana per poter dedicare ogni istante della sua breve e difficile esistenza alla cosa che amava di più: la Poesia."


Voglio ricordarlo con PIOVE, una delle sue poesie che amo e ho amato di più.
Versi che hanno chiarito in me la valenza di un legame, in uno dei periodi più belli dalla mia vita.




Piove

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell’ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l’albero è capovolto, la radice è nell’aria.

(Pierluigi Cappello, da Azzurro elementare)