martedì 28 giugno 2016

Lo si sa sempre



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Lo si sa sempre
che verrà un momento
– è già qui in agguato è sotto è dentro –

in cui il disordine l’avrà avuta
vinta a tutto campo
senza neanche un superstite

un abc, un qualunque fondamento
generale, un solo gesto.

Ma forse anche le cose come stanno
hanno un ordine

tanto più vasto
da uscire dall’inquadratura

da non entrare mai
in nessuna mente

così il massimo di reale combacia
con l’astrazione pure

come quando la notte
essere e non essere
niente
si equivalgono.

(Silvia Bre)


domenica 26 giugno 2016

Com'è difficile accarezzare



Com’è difficile accarezzare le ali di un angelo!
Per quanto sia vicino, evita di essere sfiorato
Per paura di essere preso,
Volteggia, ridiscende, il suo fruscio si sente appena,
È l’unico suono che riesce a produrre.
Loro, gli angeli, non sanno parlare,
Non sono adatte le parole
Per esprimerli,
Il loro muto messaggio è la presenza.
Come si avvicinano
Per avvolgerti nella loro aura,
Subito si allontanano,
Spaventati dall’intimità,
Protettivi, ma non familiari,
Lasciando sempre uno spazio in cui
Le mie parole si trascinano per raggiungerli,
Senza sapere se
Non siano troppo flebili per sfiorarne l’udito.
Che handicap della fede:
Non sapere se ti sentono, né se tu senti
E di tutti i sensi rimane solo il sogno tattile
Di accarezzare, senza spaventarlo, le ali un angelo...

(Ana Blandiana)

domenica 19 giugno 2016

Legami




Tutto è me stessa.
Datemi una foglia che non mi assomigli,
aiutatemi a trovare un animale
che non gema con la mia voce.
Là dove la calpesto la terra si spacca
e morti che hanno il mio sembiante
li vedo abbracciati a procreare altri morti.
Perché tanti legami con il mondo,
tanti progenitori e coatta discendenza
e tutto questo insensato somigliarsi?
M'incalza l'universo con i mie mille volti
e non posso difendermi se non contro me infierendo.

(Ana Blandiana, da Il terzo sacramento)


sabato 18 giugno 2016

Non io decido



Non io decido.
Gli atomi si fanno sabbia,
la sabbia forma pietrisco,
il pietrisco si trasforma in lettere
le lettere, in boccio, germogliano,
fruttano parole,
le parole si fanno animali, si accoppiano,
e figliano.
Non io decido.
Mai
quando vedo una parola gravida,
so chi è il padre.

(Ana Blandiana, Un tempo gli alberi avevano occhi)

venerdì 10 giugno 2016

Nulla è in regalo


Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.

È così che è stabilito,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.

È troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
Mi sarà tolto con la pelle.

Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l'obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.

Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.

L'inventario è preciso,
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.

Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso che aprissero
questo conto a mio nome.

La protesta contro di esso
la chiamiamo anima.
E questa è l'unica voce
che manca nell'inventario.


( Wislawa Szymborska )



domenica 5 giugno 2016

Collaborazioni



Riflettendo sul mio modo di vivere e di essere arrivata fino a qui, vedo chiaramente che il denominatore comune di tutte le mie esperienze migliori ed evoluzioni anche inaspettate è quello di creare sinergie e connessioni tra persone, luoghi... parole.
E' la cosa che mi piace fare di più nell'andarmene in giro per la vita con la curiosità ancora di una bambina.

In questi giorni con alcuni amici artisti stiamo avviando un progetto di connessione, appunto, di intrecci e di scambio - che ci porterà spero a scandagliare il tema delle sponde.
Sponde come linea di terra che delimita una superficie d'acqua o ne fiancheggia il corso, territorio che si estende sulle rive di un mare, di un fiume, di un lago, ma anche sostegno, appoggio. Sponde come davanzale e finestra da cui guardare fuori.
Sponde come essere al di qua del mondo, ma con la voglia e l'intenzione di andare a vedere al di là. 
Come essere al di qua e al di là di noi, anche.

Concretizzeremo il tutto in una serata inaugurale di una serie di incontri che ci vedranno protagonisti di una presentazione itinerante o, meglio, migrante.
Vi terrò informati sull'evoluzione di questo lavoro, sperando che come sempre sia per voi un invito ad un viaggio tra le parole.
ml

giovedì 2 giugno 2016

"Contare le parole" entra in Transeuropa


Cari Amici,

posso comunicarvi ufficialmente che Contare le parole ha trovato alloggio ed ospitalità in Transeuropa, realtà editoriale indipendente e molto interessante, che ha dimostrato che è possibile consolidare il proprio pubblico anche in quei settori – la poesia, gli esordienti, la narrativa breve e il teatro – considerati “deboli” dal punto di vista del mercato librario. 
Di questa presunta debolezza,  al contrario, Transeuropa ha fatto il proprio punto di forza, dimostrando che le “buone pratiche” editoriali rendono in termini di qualità e non solo.
Date un'occhiata al catalogo!

Sono felice di dare alla luce una nuova raccolta poetica proprio con loro.

A presto 
ml