sabato 28 marzo 2020

Mario Benedetti... rip

Dal sito LE PAROLE E LE COSE apprendo - con grande tristezza e un forte senso di solitudine - 
la notizia della morte di Mario Benedetti, uno dei miei poeti.
Da Pitture nere su carta (2008)

Dalla notte il mattino la notte,
pantaloni verdi, pantaloni blu,
il nero, l’azzurro, il ramato, tutto.
Perché non è più qui una parola.
Sono case i mari, le strade,
e strade e mari, le case.
La pietra affonda senza corda intorno al collo.
Affiorano a cerchi le parole sulle sue labbra.
Ma non importa, non importa.
Qualche vocale, lungo il viso bianco,
e nero, di capelli, la sua luce.
Affossata su un fianco. Accucciata.
Dietro di te, e davanti, oltre, non c’è niente.


Da Umana gloria (2004)

Che cos’è la solitudine.
Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi:
un inverno, le poche foglie sui rami, una panchina vuota.

Ho freddo ma come se non fossi io.
Ho portato un libro, mi dico di essermi pensato in un libro
come un uomo con un libro, ingenuamente.
Pareva un giorno lontano oggi, pensoso.
Mi pareva che tutti avessero visto il parco nei quadri,
il Natale nei racconti,
le stampe su questo parco come un suo spessore.

Che cos’è la solitudine.
La donna ha disteso la coperta sul pavimento per non sporcare,
si è distesa prendendo le forbici per colpirsi nel petto,
un martello perché non ne aveva la forza, un’oscenità grande.
L’ho letto in un foglio di giornale.
Scusatemi tutti.


Continuate a leggerlo, così almeno le sue parole non moriranno!

sabato 21 marzo 2020

Giornata Mondiale della Poesia nel tempo sospeso

Cari amici,
in questi giorni sospesi e angoscianti vi abbraccio forte e pubblico un inedito, 
con la speranza che voi e i vostri cari stiate bene.




domenica 1 marzo 2020