martedì 25 novembre 2014

Per lei


Per lei voglio rime chiare, 
usuali: in -are. 
Rime magari vietate, 
ma aperte: ventilate. 
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini. 
O che abbiano, coralline, 
le tinte delle sue collanine. 
Rime che a distanza 
(Annina era cosí schietta) 
conservino l'eleganza
povera, ma altrettanto netta. 
Rime che non siano labili, 
anche se orecchiabili. 
Rime non crepuscolari, 
ma verdi, elementari. 
(Giorgio Caproni)

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