Vuotami
di te
e
le tasche
oggi
degli
affetti miei personali
a
tutti gli effetti
spersonalizzati.
Vuoto
il-limite
e
sgorgano parole
Sgombro il campo
da
smanie sottintese
che
solo per pedanteria
affiorano
a pena
incespicando
col
rossore di una vergine
forse
già troppo matura
e
incanutita sdentata miope.
Sotto
una soleggiata genia
si
affollano incaute appariscenze e
tramortite
presenze
per
dissentire ancora una volta.
Con
te con-te(n)-ta sto e
umana
ma
priva(-ta) forse meglio e
migliora-bile
sicura-mente.
Sicura
mente.
(Maria Luigia Longo, Per prove e tentativi, 2000)
1 commento:
Ogni tanto mi rileggo e incontro parole che appartengono a periodi passati.
Non le valuto, le archivio e rimugino, rimugino, rimugino...
Magari le rincontrerò in una forma più compiuta.
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