Come il silenzio trapassa
in un ronzio sotto la fronte,
così l'appartamento alla chetichella
è diventato proprietà
di mediocri oggetti da regalo.
Nel loro museo immaginario
nessuno gli ha assegnato un posto:
ci sono sempre stati;
qui si ergevano, foderati
di una paziente asfissia,
lasciati dal riflusso
di una festosa onda svanita.
E alla parete una foglia autunnale
turbina sul normografo.
L'aria pesante è zuccherina,
ma in essa non c'è delizia.
traduzione di Paolo Galvagni
(Michail Ajzenberg, da La nuova poesia russa, a cura di Paolo Galvagni, Crocetti Editore 2003)
Nessun commento:
Posta un commento