Desiderio delle tue mani chiare nella penombra della fiamma: sapevano di rovere e di rose; di morte. Antico inverno.
Cercavano il miglio gli uccelli ed erano subito di neve; così le parole. Un po' di sole, una raggera d'angelo, e poi la nebbia; e gli alberi, e noi fatti d'aria al mattino.
(Versi alla mano, Salvatore Quasimodo, a cura di Alfonso Maria Pluchinotta, Crocetti Editore 2004)
Come il silenzio trapassa in un ronzio sotto la fronte, così l'appartamento alla chetichella è diventato proprietà di mediocri oggetti da regalo. Nel loro museo immaginario nessuno gli ha assegnato un posto: ci sono sempre stati; qui si ergevano, foderati di una paziente asfissia, lasciati dal riflusso di una festosa onda svanita. E alla parete una foglia autunnale turbina sul normografo. L'aria pesante è zuccherina, ma in essa non c'è delizia.
traduzione di Paolo Galvagni
(Michail Ajzenberg, da La nuova poesia russa, a cura di Paolo Galvagni, Crocetti Editore 2003)