I
Ho dato il salto di me all’alba
Ho lasciato il mio corpo accanto alla luce
e ho cantato la tristezza di quello che nasce
III
Solo la sete
e il silenzio
nessun incontro
attento a me amore mio
attento alla silenziosa nel deserto
alla viaggiatrice col bicchiere vuoto
all’ombra della sua ombra
V
per un minuto di vita breve
unica a occhi aperti
per un minuto vedere
nel cervello piccoli fiori
che danzano come parole sulla bocca di un muto
VI
lei si spoglia nel paradiso
della sua memoria
lei non conosce il destino feroce
delle sue visioni
lei ha paura di non saper nominare
ciò che non esiste
VII
Salta con la camicia in fiamme da stella
a stella, da ombra in ombra. Muore di
morte lontana quella che ama il vento.
XI
ora
in quest’ora innocente
io e colei che fui ci sediamo
sulla soglia del mio sguardo
(versi di Alejandra Pizarnik, da La figlia dell’insonnia, Crocetti Editore 2004 e fotografia di Michela Magni)
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