Tu sei la madre
il
tuo orecchio sa
d’abbraccio caldo
la tua bocca è
parola buona.
Tu sei la madre
Il tuo abbraccio
sa di rifugio
sa d’incontro
è attesa di sera tardi.
Tu sei la madre
e il tuo silenzio
racconta l’inizio e la fine.
Tu sei la madre
ed io non ho altre parole
significanti
per dire l’urgenza dolorosa
di vita
che si fa mentre
un’altra da te si stacca
e da sola
vuol significare.
(Maria Luigia Longo, Le trincee del grembo, Docici prove d’autore al femminile, Associazione Culturale LucaniArt 2014)
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