[...] E ti appropri di/un mondo che/nello scrutare sorpreso l'ombra/ha la sua strofa.// (da Paesaggi di tempo, pag. 24)
mercoledì 5 luglio 2017
Ti scrivo da vicino, come se la mano
Ti scrivo da vicino, come se la mano
ti fosse oggetto breve affiorato,
come se dalla strada ti arrivasse
la piccola certezza per l’acquisto
dei minuti seguenti. Da vicino
come il sole, come la cicala.
Come un silenzio pieno
che ti venisse agli occhi di mattina
e amarti fosse l’abito
scelto al cominciar del giorno.
(Pedro Tamen, Il nome delle cose, a cura di Giulia Lanciani)
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