mercoledì 11 gennaio 2017

Frammenti




AD AFRODITE

Immortale Afrodite, figlia di Zeus,
delle trame d'amore signora possente,
non spezzare, ti prego, con pene e tormenti
il mio cuore, e qui vieni.
Anche altra volta,
di lontano la mia voce udendo,
l'aurea casa del padre lasciasti
e sul carro aggiogato a me giungesti.
Leggiadri agili passeri,
giù dal cielo,
su la fertile terra ti condussero,
le fitte ali agitando
per l'etere infinito.
Presto giunsero, e tu, Beata,
dal viso immortale sorridendo,
quale ansia turbavami chiedesti,
perché invocata t'avevo,
che cosa l'anima stanca
con ardore chiedeva: « Chi brami
che Pèito al tuo amor riconduca?
Chi tanto ti fa soffrire, o Saffo?
Se ora ti sfugge, presto ti cercherà;
se doni non accetta, presto ne offrirà;
se non t'ama, presto ti amerà
anche malgrado. »
A me vieni anche ora,
dalle pene mi libera,
il cuore ardente appaga,
sollecita m'assisti.


PASSIONE

Squassa amore il mio cuore,
come vento che al monte
sulle querce s'abbatte.


SOLITUDINE

Tramontata è Selène,
tramontate son le Pleiadi.
è mezzanotte. Il tempo fugge...
e io giaccio, sola.


(Saffo)

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