martedì 6 dicembre 2016

Estinzione dell'uomo bambino



da I. Terra straniera

I

C’è qualcosa nel tempo
che resiste al tempo.

Ma chi resiste a te
fuori dal tempo?


da II. Vivere a orecchio

*

Vivere a orecchio,
dicono alcuni. Con te
è il senso teso al sottobosco.
Mio lupo, io ti starei in pancia
sparando a quanti per ferita
o strappo della tua santa carne
volessero mai un giorno me
da te diviso. Da un amore così
non se ne esce vivi, le fiabe
sono tutte false.


*

La stanza tutta zuppa di luce,
la sua giovane ansia di godere.
Com’è bello non sapere l’amore.
Il corpo adolescente che riluce
bagnato da un dolcissimo sudore.


*

Avremo un figlio e sarà nostro
anche se avrà il tuo solo nome, i tuoi ginocchi
e di me forse una vaga tristezza
e malinconia di mostro
dentro gli occhi.


da IV. Estinzione dell’uomo bambino

*

È già preistoria il futuro
dei padri, le ossa me le sento
dentro al cuore, lo tengono vivo
lo sostengono verticale
gli danno forma e la forma
è la tua. L’estinzione avanza
a passi da gigante, archeologia
del futuro che svapora. Tu resisti.

(Giorgio Ghiotti, Estinzione dell'uomo bambino, Perrone editore, 2015)



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