Sotto la curva del gelsomino
caviglie con lembi di vesti larghe
fanno da eco a un pensiero:
frugare nelle mie tasche piene solo
di vite altrui strette nelle mie mani
rende piccoli più piccoli più nani
se non si ha la voglia seria e la dignità
di mettere la propria vita in queste
mani.
Sotto la curva del gelsomino
io vado paga di quello che ho detto;
troppa fretta e voglia di dire
tutto e tutto è tornato a come eravamo:
tu caviglia e lembo e io di vita altrui brandello.
(Maria Luigia Longo, Poesie/Cantiere, giugno 2014)
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