#micronarrazioni #inconsueti
Di solito passo nel parco tardi, prima di rientrare a casa.
Nel parco si incontra sempre gente inconsueta. Persone che fanno pensare che stanno arrivando da chissà dove. No, non come uno che arriva dal mare e scappa da chissà cosa (perché non lo sappiamo davvero, noi, da cosa si scappa quando l'ignoto oscuro è persino intravisto come luce fuori dal tunnel), ma come uno che è lì da sempre, eppure negli occhi ha il senso di una vita a lato. Non è un parco dove la gente fa footing o porta a spasso il cane. È un parco dove la gente sta seduta ma è quando ci parli che capisci che lì non è mai stata.
Mi piacciono i luoghi così: dove vite diverse si sfiorano.
Mi incuriosisce chi pare arrivato nella vita per caso e da un momento all'altro potrebbe prendere e andarsene, portandosi dietro pure un pezzo di te.
Nel parco si incontra sempre gente inconsueta. Persone che fanno pensare che stanno arrivando da chissà dove. No, non come uno che arriva dal mare e scappa da chissà cosa (perché non lo sappiamo davvero, noi, da cosa si scappa quando l'ignoto oscuro è persino intravisto come luce fuori dal tunnel), ma come uno che è lì da sempre, eppure negli occhi ha il senso di una vita a lato. Non è un parco dove la gente fa footing o porta a spasso il cane. È un parco dove la gente sta seduta ma è quando ci parli che capisci che lì non è mai stata.
Mi piacciono i luoghi così: dove vite diverse si sfiorano.
Mi incuriosisce chi pare arrivato nella vita per caso e da un momento all'altro potrebbe prendere e andarsene, portandosi dietro pure un pezzo di te.
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