per Andrea Zanzotto
Sprofondo forse anch’io
nell’idioma materno
che pure è il mio
quadrilatero.
Ma questo balbettio
riconosce un io
<il mio>
se costruisce il mondo
e vi appartiene.
Aderisco anch’io
a quell’afasia
di chi è dentro
le cose e le sostanzia.
Forse.
Ma nel dubbio
includo sempre
un io in ricerca.
E trovo il silenzio
ancora un docile riparo.
(Maria Luigia Longo, Paesaggi di tempo,
Samuele Editore, p. 29)
Nessun commento:
Posta un commento